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Visualizzazione dei post da 2009

Nucleare? “Dipende”. Ma da cosa?

NewClear Di Ilaria Donatio Il nuovo libro di Luca Iezzi, “Energia nucleare? Sì grazie?”, appena uscito per i tipi di Castelvecchi, è diviso in sei parti. Ciascuna sviluppa le sei questioni fondamentali a cui un (buon) articolo deve riuscire a rispondere: cosa, come, chi, quando, dove e perché. Il giornalista di Repubblica parte dal racconto del funzionamento di una centrale nucleare, per poi fare una carrellata delle nuove tecnologie che dovrebbero rendere le centrali più sicure; coglie l’occasione, dunque, per proporsi di sfatare una serie di “miti” bibartisan (tanto quelli ambientalisti quanto quelli nuclearisti) in circolazione sull’energia nucleare. E analizza l’impatto che l’opzione nucleare avrà sul mercato delle energie rinnovabili italiano ma, soprattutto, ne discute la convenienza economica. All’interrogativo fondamentale del perché scegliere l’atomo, infine, Iezzi opta per “l’unica risposta possibile”: un enorme “dipende”. Da cosa? Secondo l’autore da una lista di variabi

No B. Day, Londra diventa viola per un giorno e chiede: Dump Berlusconi! - micromega-online - micromega

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Verso Copenhagen: quello che c’è da sapere

NewClear Dal 7 al 18 dicembre si terrà nella capitale della Danimarca la conferenza mondiale del clima. Nelle intenzioni, il “protocollo di Copenhagen” avrebbe dovuto sostituire quello di Kyoto, stilando le future linee guida per ridurre le emissioni CO2, dalla fine del 2012. L’obiettivo previsto era un aumento massimo della temperatura globale di 2° C, realizzabile con una riduzione da parte dei paesi aderenti del 40-50 per cento delle emissioni entro il 2050. · Il protocollo di Kyoto del 1997, sottoscritto da 160 paesi (Usa esclusi, Cina e India esonerati in quanto paesi in via di sviluppo), stabilisce obiettivi a lungo termine per la riduzione dei gas serra, che in media dovranno essere ridotti, dagli Stati aderenti, dell’8-12 per cento tra il 2008 e il 2012. · Gli Stati Uniti, fuori da Kyoto, guidano la classifica degli inquinatori con 19 tonnellate di CO2 pro capite, seguono Russia con 12, Unione europea con 8, Cina con 5 e India con 1,5 tonnellate. La classifica

La giustizia incivile. Perché un elefante non può crescere più di un elefante

Una convenzione con le poste o le banche per ottenere un estratto conto semestrale sulle somme di giustizia giacenti; la stessa destinazione dell’otto per mille. Sono alcune delle proposte per una riforma della giustizia dalla parte cittadini, avanzate da Giuseppe Bianco, sostituto procuratore della Repubblica a Firenze. Che critica le “cicale dello pseudogarantismo obeso”, i tanti ‘giure-inconsulti nostrani’ e parla di antimafia e lotta alla corruzione. Che nasce e cresce, assicura Bianco, “finché ha il controllo della conoscenza dei fatti”. Intervista a Giuseppe Bianco di Ilaria Donatio www.micromega.net “Sono anni che noi magistrati chiediamo una riforma a costo zero dell’autofinanziamento: le somme delle confische e delle spese di giustizia, reinvestite nello stesso settore, farebbero raccogliere un totale di circa 2 miliardi di euro: ne basterebbe un terzo, e magistratura e forze di polizia avrebbero tecnologie avanzate, personale, macchine”. Parla Giuseppe Bianco, sostituto procu

L’influenza A tra bufale (d’oro) e allarmismo di Stato

“Questa storia dell’influenza A è una bufala pazzesca”. Lucia Lopalco è a capo dell’unità di Immunobiologia di Hiv del San Raffaele e insieme al suo staff, pochi mesi fa, si è aggiudicata un premio di 100 mila dollari assegnato dalla fondazione statunitense Bill and Melinda Gates Foundation. Una bufala che riempie tutte le prime pagine di oggi, però... Infatti, se non fossi tanto disgustata dall’assenza di professionalità che viene fuori da questa vicenda (identica all’altra di qualche anno fa, nota come influenza aviaria), ci sarebbe solo da ridere. L'unica cosa vera è che il virus H1N1 è particolarmente virulento per tutte le persone gravemente immunocompromesse. Ma si tratta di una normale influenza che una persona in salute (cioè non affetta da gravi patologie) cura con una settimana di riposo nel letto di casa propria: lo scorso anno sono morte 30 mila persone a causa dell’influenza stagionale. Il vaccino, dunque, che senso avrebbe? Il vaccino deve essere assunto solo da chi è

Omofobia: tutta casa e Chiesa

Quando il prete azzurro Giovanni Baget Bozzo, nel lontano duemila, rivelò di aver provato “sentimenti omosessuali”, la Chiesa reagì con fermezza chiarendo, con le parole dell’allora segretario di Stato vaticano, cardinale Angelo Sodano, di “rispettare tutti, di amare tutti”, ma che “non le si poteva chiedere di chiamare bene il male”. Don Baget Bozzo ridimensionò immediatamente la portata del proprio “male”, semplicemente smentendolo. La gerarchia vaticana ha tanto timore dell’omosessualità da non riuscire neppure a distinguerla dall’omofobia, dunque, dalle forme di razzismo, violenza e avversione nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (glbt). Alla manifestazione contro tutti i razzismi dello scorso 24 settembre, indetta in seguito ai ripetuti episodi di omofobia degli ultimi mesi, il Vicariato romano era rappresentato dal nuovo direttore della Caritas diocesana di Roma, monsignor Enrico Feroci, ma quando MicroMega ha contattato il monsignore per conoscere le ragioni

Nucleare. Svezia: potrebbe essere il primo paese che testa deposito permanente scorie ad alta radioattività

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Un tunnel sotterraneo di quattro chilometri dove seppellire rifiuti radioattivi per centomila anni. Lo testano i ricercatori svedesi dell’Aespoe Hard Rock Laboratory, nella città sud orientale di Oskarshamn: il nuovo metodo potrebbe fare della Svezia il primo Paese al mondo in grado di sotterrare carburante nucleare spento per centinaia di migliaia di anni. Il gruppo svedese Nuclear Fuel and Waste Management Company (SKB) dovrebbe selezionare a giugno un sito per il deposito permanente di rifiuti ad alta radioattività, provenienti dai dieci reattori del Paese. “Se tutto andrà come previsto, la costruzione potrebbe essere avviata agli inizi del 2016 e il primo deposito di materiale potrebbe avvenire nel 2022 o nel 2024”, ha detto il portavoce di Skb, Jimmy Larsson-Hagberg, all’Agence France-Presse. Nel mondo, non esistono ancora soluzioni permamenti per lo stoccaggio di rifiuti ad alta radioattività, ma solo strutture di deposito temporaneo. In Svezia, il 45 per cento della produzione e

Nucleare/GB: Ambientalisti si convertono all’atomo

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Il Regno Unito deve abbracciare l’opzione nucleare se vuole tenere fede ai propri impegni nella lotta al cambiamento climatico. Avvertono quattro dei principali ambientalisti del Paese. Quelli che erano un tempo strenui oppositori dell’atomo, tra cui l’ex numero uno di Greenpeace, hanno dichiarato all’Independent di aver cambiato idea sul nucleare a causa dell’urgente necessità di limitare le emissioni di diossido di carbonio. I quattro ambientalisti in questione, che oggi fanno aperte pressioni a favore dell’opzione nucleare, sono Stephen Tindale, ex direttore di Greenpeace; Lord Chris Smith di Finsbury, presidente dell’Agenzia sull’ambiente; Mark Lynas, autore del libro scientifico dell’anno della Royal Society (Accademia britannica delle scienze) e Chris Goodall, un attivista del Green Party e futuro candidato al Parlamento. Tutti appoggiano, dunque, l’idea che la costruzione di nuove centrali nucleari sia oggi un imperativo e che ritardare il lungo processo di accertamenti pubblici

Un dubbio...

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Come al solito, è su La Stampa che leggo le analisi 'meno ideologiche' e 'a senso unico'. Non sappiamo ancora se e quando lo strumento che, in senso spregiativo, è stato subito battezzato come 'ronde', sortirà effetti: ma le analisi negative, apriori, di singole risposte a fenomeni complessi (che richiedono, dunque, strumenti altrettanto complessi per essere affrontate: culturali, infrastrutturali, di attivismo civico) mi insospettiscono, invitandomi a guardare con attenzione ancora maggiore "alle ragioni degli altri", facendomele studiare meglio e non liquidarle, frettolosamente, come 'fasciste', 'squadriste' o che so io.. Al solito, il dibattito italiano si incancrenisce sulle premesse e ne impedisce anche gli sviluppi più positivi. Sarà volgare, ma temo che sia, tra l'altro, uno dei grandi problemi che ha sul groppone questa sinistra. Tra le poche cose di cui sono certe c'è l'assoluta inutilità di quelle posizioni così i

Buona ronda, mala ronda

Che brutta parola, «ronda»: eppure nasce con un significato esclusivamente tecnico, alla fine del Cinquecento e su prestito spagnolo, per indicare un «servizio armato svolto da più militari a scopo di vigilanza, specialmente notturna» (così il Cortelazzo-Zolli). Oggi «ronda» significa piuttosto squadraccia, ed è questo il primo motivo per cui il provvedimento del governo ha suscitato tante reazioni negative. Il secondo motivo risiede nella natura di questo governo, o per meglio dire nella cultura politica che lo informa, non di rado autoritaria e xenofoba. Dobbiamo dunque compiere un doppio sforzo, lessicale e politico, per chiarirci le idee. La democrazia, così come la scoprì Tocqueville in America, non è tanto il voto per delega (che anzi ne è una limitazione oggettiva, seppur dettata da motivi pratici), quanto l’autogoverno. Jefferson invidiava gli Indiani d’America, la cui società non aveva (quasi) bisogno dello Stato perché tutti cooperavano alle imprese comuni. Una società che si

Gli stranieri e la Mecca del crimine

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Ma la spiegazione più solida, a mio parere, è tutta un’altra: se gli stranieri delinquono tanto più degli italiani non è perché noi siamo buoni e loro cattivi, ma perché i cittadini stranieri che arrivano in Italia non sono campioni rappresentativi dei popoli di provenienza. Con la sua giustizia lentissima, con le sue leggi farraginose, con le sue carceri al collasso, l’Italia è diventata la Mecca del crimine. Un luogo che, oltre a una maggioranza di stranieri per bene, attira ingenti minoranze criminali provenienti da un po’ tutti i Paesi, e così facendo crea l’illusione prospettica dello straniero delinquente. Perciò hanno perfettamente ragione gli italiani che hanno paura degli immigrati, ma hanno altrettanto ragione gli stranieri onesti che si sentono ingiustamente guardati con sospetto. I cittadini italiani privi di paraocchi ideologici non possono sorvolare sul fatto che uno straniero è dieci volte più pericoloso di un italiano. Ma farebbero ancor meglio a rendersi conto che ogni

Il diritto di disporre della nostra vita

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Caro Augias, la pletora di parole e buoni sentimenti che ci ha inondati tutti, nei giorni scorsi, sulla vicenda umana di Eluana Englaro, è la prova provata di quanto due misteri silenziosi, come la vita e la morte, siano puntualmente "tirati per la giacchetta" da quanti – politici, media, cardinali e vescovi – sembrano essere pronti a darsi battaglia per rivendicare la fondatezza di una Tesi o la sacralità di un Principio, sulla pelle degli altri. Mentre quella vita, così lieve, andava via e, simbolicamente, portava con sé tante altre vite come quella, pensavo che non ci fosse nulla di davvero irrinunciabile da dire. Oggi, invece, è tempo di parlare ed esercitare il proprio diritto di critica. Sono due i riferimenti che mi hanno accompagnato nella riflessione che le propongo. Il primo è un documento della Società Italiana di Cure Palliative e della Federazione Cure Palliative che spiega come con la nuova legge, che rende obbligatorie nutrizione e idratazione forzate, si molti

Lampedusa e i diritti umani che non esistono

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"C'è molto da raccontare. Una situazione come quella non l'avevo mai vista. eppuro ho girato in tutti i CPT d'italia ... 974 persone chiuse a vivere nei loro escrementi e in mezzo alla sporcizia per quasi due mesi. Nessuno gli dice niente sul loro futuro. Li guardi e sai che ne hanno passate tante. Con alcuni parli e ti raccontano le loro storie di viaggio, di speranza, della morte scampata in tante occasioni. Lì non ci sono le donne, ma quelle che ho incontrato e ascoltato faticano a dire le violenze, gli abusi sessuali che hanno subito. Tutte e sistematicamente sono state abusate. Nella barbarie del luogo e in quella condizione fatichi a capire gli atteggiamenti dei singoli che lì lavorano (polizia, operatori, ong): c'è un'assurda aria di impotente normalità ... e tutto per la ripicca di un ministro, Maroni, che in spregio di qualsiasi legge e norma impedisce che quella situazione venga risolta. Commette un atto illegale nell'indifferenza generale".

Czech Republic: Free Plane Tickets Offered to Migrants

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The Czech Republic will offer a free plane ticket and $649 to foreign workers who agree to return home after losing their jobs in the economic downturn, the government said Monday. Interior Minister Ivan Langer said many unemployed foreigners lacked cash to buy a ticket home because they had to pay exorbitant fees or bribes — up to $12,000 — to agencies that secured the jobs for them. http://www.nytimes.com/2009/02/10/world/europe/10briefs-FREEPLANETIC_BRF.html?ref=europe

Muore

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Quel gesto verso lo Stato - violento: dimmi cosa devo fare, dimmi come posso fare, dimmi qualcosa, io sono solo ma resto cittadino e ho il diritto d'interpellarti - è un gesto che nasce dall'interno di una famiglia. Strano che nessuno lo abbia detto. Quel padre fa la spola tra una moglie malata gravissima e una figlia incosciente da un numero d'anni che non si possono nemmeno contare. Nessuno ha nemmeno il diritto, da fuori, di immaginare il suo tormento, il filo dei pensieri, la disperazione che deve tenere a bada mentre guida, mentre telefona, quando prova a dormire. Tra moglie e figlia, giorno dopo giorno, lui tiene insieme la sua famiglia. Ciò che resta, certo. Ma anche: ciò che è. Esiste forse una famiglia italiana, in questo 2009, più "famiglia" di questa? Lui parla con le sue due donne, ogni tanto con parole inutili, più spesso nella mente. Provano a ragionare insieme, è finzione, certo, ma è la cosa più vicina alla realtà, è l'unica possibile perché la

L'appello

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Firma l'appello di Lorenza CARLASSARE, Andrea CAMILLERI, Furio COLOMBO, Umberto ECO, Paolo FLORES D'ARCAIS, Margherita HACK, Pancho PARDI, Stefano RODOTA': "La vita di ciascuno non appartiene al governo e non appartiene alla Chiesa. La vita appartiene solo a chi la vive. Il decreto legge di Berlusconi, trasformato in disegno di legge dopo che il presidente Napolitano, da custode della Costituzione, ha rifiutato di firmarlo, vuole sottrarre al cittadino il diritto sulla propria vita e consegnarlo alla volontà totalitaria dello Stato e della Chiesa. Rendendo coatta l’alimentazione e l’idratazione anche contro la volontà del paziente, impone per legge la tortura ad ogni malato terminale. Pur di imporre questa legge khomeinista, Berlusconi ha dichiarato che intende sovvertire la Costituzione repubblicana. E’arrivato ad oltraggiare una delle costituzioni più democratiche del mondo, la nostra, definendola “filosovietica”, mentre non perde occasioni per elogiare il suo “amic

Vicolo cieco

Ho pubblicato, qui sotto, un brano dell'articolo scritto da Stefano Rodotà su Micromega. Dice cose condivisibili e straordinariamente equilibrate: solo su un punto non mi trova d'accordo. La Chiesa non "impone" comportamenti al legislatore. La Chiesa influenza e parla ai propri fedeli: la sua parola non è priva di conseguenze e ha lo scopo dichiarato di condizionare le coscienze. Non è importante se siamo o no daccordo con lei, se aderiamo o no al messaggio di Ratzinger. Il punto è un altro: è la classe politica che dovrebbe agire in maniera autonoma e non essere condizionata dalla Chiesa. E' il legislatore che deve farsi guidare solo dal diritto e guardare alla Chiesa come si guarderebbe a uno qualsiasi degli interlocutori istituzionali. Una classe politica debole come la nostra, con una sinistra che è solo la caricatura di se stessa, non vede l'ora di avere un padrone che le indichi una strada, anche se è senza uscita.

Rodotà: verso legge incostituzionale

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"Siamo arrivati al grottesco, se non fosse in atto una tragedia, di chiedere l’immediato intervento del governo, forse con un decreto legge, per impedire che una sentenza passata in giudicato potesse essere eseguita. Quello che mi sorprende in questo momento, di fronte a questo scomposto modo di muoversi del governo e della maggioranza, è il silenzio dell’opposizione. Un silenzio tanto più inammissibile e sconfortante in quanto ci troviamo di fronte al tentativo di ridefinire diritti davvero fondamentali della persona. Io non sono un appassionato dei sondaggi come guida dell’azione politica, e tuttavia partiti e persone che stanno attentissimi a mezzo punto percentuale di gradimento crescente o decrescente del Partito democratico e del suo segretario, girano la testa dall’altra parte, di fronte a sondaggi che ci dicono che il 79% degli interpellati è dalla parte di Eluana e di suo padre, che l’83% ritiene che la Chiesa debba parlare alle coscienze e non imporre comportamenti ai le

Gabbie

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Oggi sarei scappata volentieri da questo paese e dalle sue gabbie di pensiero, arrugginite e asfissianti. Questo significa essere "piagnoni"? Non mi pi ace l'indignazione fine a se stessa, "quellieternamenteincazzati" alla beppe grill o, ma non riesco proprio a non c hiedermi se non sia snobbismo il mio. Me lo chiedo ora, oggi quando è chiaro, ormai, che stiamo passando il segno. L´idea che un medico debba farsi investigatore e delatore di un malato "clandestino"; e poi la schedatura dei clochard; e p oi Eluana...e poi, S.B. che è "pronto a cambiare la Costituzio ne sui decreti d'urgenza". E questa silente opposizione, che per leggere uno straccio di dichiarazione alle agenzie, su Eluana, occorre aspettare un Ferrero qualsiasi o gli equilibrismi del Pd... Insomma, uno aspetta e si dice "magari il disfattismo non serve a nulla, magari, non và così male come dicono Di Pietro e Travaglio"...e poi, sopraggiunge la stanchezza. E ti

Il cane e la farfalla

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"Questo governo pagano, figlio di una cultura che ha paganizzato l'Italia, è diviso dalla religione dei sondaggi (i quali danno ragione alla scelta del padre di Eluana che vuole infine liberare il corpo di sua figlia da questo simulacro di vita) e il richiamo della Chiesa, che con quel corpo totemico vuole ribadire non solo i suoi valori eterni, ma anche il suo controllo della vita e della morte". ezio mauro