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Visualizzazione dei post da maggio 31, 2010

La lobby omosessuale (che non c'è)

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"In Italia non esiste una lobby omosessuale", disse il prete gay che confessava a San Pietro. E quelle parole tornano in mente e si rafforzano, ieri sera, quando la fiaccolata sparuta contro l'omofobia si scioglie come neve al sole, proprio di fronte a quel bar che aveva negato pochi fazzoletti all'ennesimo ragazzo pestato a sangue, colpevole di essere gay, nella Roma capitale dell'anno 2010. Il bar è il tipico posto per turisti americani, con l'insegna psichedelica e i gelati che sembrano di plastica: a servirli ragazzi rigorosamente stranieri che l'italiano lo masticano appena. Proprio lì, dove poche notti prima nessuno si era preoccupato di soccorrere il 22enne aggredito (per paura, negligenza, superficialità, incultura, poco importa a questo punto), quando il corteo si para di fronte all'ingresso e urla a chi era dentro "vergogna, vergogna", il presidente dell'Arcigay (sempre più una sorta di sindacato senza tessere), Fabrizio Marrazz