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Visualizzazione dei post da giugno 14, 2011

"Alzati che si sta alzando la canzone popolare"

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  Diceva Georges Bataille, “La messa a morte del re è la più grande affermazione della sovranità”. E dal momento che in politica si può morire in molti modi (pur rimanendo vivi) e che la sovranità è una categoria che andrebbe “smontata” semanticamente, più che di regicidio – oggi – possiamo parlare di sostituzione: di un soggetto in crisi di sovranità – la classe politica – con un altro che fino a ieri appariva semi-dormiente, apatico, “senza testa”: i cittadini. Milioni di cittadini, più precisamente: che, sì, sarebbero potuti andare al mare come invitava a fare il governo; per i quali, è vero, sarebbe stato più naturale e semplice fare spallucce al solito (rassicurante) pensiero qualunquista, “tanto va tutto a puttane come sempre”; ma che, invece, hanno scelto l’esercizio della sovranità senza intermediari, hanno detto finalmente sì a un diritto che da sedici anni era stato di fatto svuotato e hanno deciso attraverso il ricorso a uno strumento di “democrazia diretta” come i ref