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Visualizzazione dei post da novembre 4, 2009

L’influenza A tra bufale (d’oro) e allarmismo di Stato

“Questa storia dell’influenza A è una bufala pazzesca”. Lucia Lopalco è a capo dell’unità di Immunobiologia di Hiv del San Raffaele e insieme al suo staff, pochi mesi fa, si è aggiudicata un premio di 100 mila dollari assegnato dalla fondazione statunitense Bill and Melinda Gates Foundation. Una bufala che riempie tutte le prime pagine di oggi, però... Infatti, se non fossi tanto disgustata dall’assenza di professionalità che viene fuori da questa vicenda (identica all’altra di qualche anno fa, nota come influenza aviaria), ci sarebbe solo da ridere. L'unica cosa vera è che il virus H1N1 è particolarmente virulento per tutte le persone gravemente immunocompromesse. Ma si tratta di una normale influenza che una persona in salute (cioè non affetta da gravi patologie) cura con una settimana di riposo nel letto di casa propria: lo scorso anno sono morte 30 mila persone a causa dell’influenza stagionale. Il vaccino, dunque, che senso avrebbe? Il vaccino deve essere assunto solo da chi è

Omofobia: tutta casa e Chiesa

Quando il prete azzurro Giovanni Baget Bozzo, nel lontano duemila, rivelò di aver provato “sentimenti omosessuali”, la Chiesa reagì con fermezza chiarendo, con le parole dell’allora segretario di Stato vaticano, cardinale Angelo Sodano, di “rispettare tutti, di amare tutti”, ma che “non le si poteva chiedere di chiamare bene il male”. Don Baget Bozzo ridimensionò immediatamente la portata del proprio “male”, semplicemente smentendolo. La gerarchia vaticana ha tanto timore dell’omosessualità da non riuscire neppure a distinguerla dall’omofobia, dunque, dalle forme di razzismo, violenza e avversione nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (glbt). Alla manifestazione contro tutti i razzismi dello scorso 24 settembre, indetta in seguito ai ripetuti episodi di omofobia degli ultimi mesi, il Vicariato romano era rappresentato dal nuovo direttore della Caritas diocesana di Roma, monsignor Enrico Feroci, ma quando MicroMega ha contattato il monsignore per conoscere le ragioni