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Visualizzazione dei post da febbraio 21, 2009

Il diritto di disporre della nostra vita

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Caro Augias, la pletora di parole e buoni sentimenti che ci ha inondati tutti, nei giorni scorsi, sulla vicenda umana di Eluana Englaro, è la prova provata di quanto due misteri silenziosi, come la vita e la morte, siano puntualmente "tirati per la giacchetta" da quanti – politici, media, cardinali e vescovi – sembrano essere pronti a darsi battaglia per rivendicare la fondatezza di una Tesi o la sacralità di un Principio, sulla pelle degli altri. Mentre quella vita, così lieve, andava via e, simbolicamente, portava con sé tante altre vite come quella, pensavo che non ci fosse nulla di davvero irrinunciabile da dire. Oggi, invece, è tempo di parlare ed esercitare il proprio diritto di critica. Sono due i riferimenti che mi hanno accompagnato nella riflessione che le propongo. Il primo è un documento della Società Italiana di Cure Palliative e della Federazione Cure Palliative che spiega come con la nuova legge, che rende obbligatorie nutrizione e idratazione forzate, si molti