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Visualizzazione dei post da settembre 7, 2011

Il vento mi prende a schiaffi

La spiaggia è semideserta, con un'ipotesi di sole e un vento che mi schiaffeggia senza tregua, con l'unico vantaggio di farmi restare vigile. In ascolto della voce del mare. Mi vesto, tanto ho freddo: se sopportassi meglio quest'aria aperta, riuscirei a gustarmi la mia pelle che finalmente respira. E invece, devo constatare che ho bisogno di coprirmi. Di mettermi al riparo. Ho voglia di una mediazione che non mi faccia sentire abbandonata a me stessa. In riva al mare. Distesa sul lettino, accanto a un ombrellone inutile, so di essermi circondata da cose rassicuranti: tante cose che stordiscono. Riempiono. Accompagnano. Occupano. Tutto in riva al mare. Così sembra di essere meno sola. Leggo l'ultimo servizio di Fabrizio Gatti sui bimbi chiusi nel centro di accoglienza a Lampedusa. Un ragazzo senegalese pieno di collane di osso e avorio si avvicina. Siede ai piedi del lettino. Scelgo una collana e lui chiede a me da dove venga. Mi fa sorridere: siamo entrambi 'profugh