Un dubbio...


Come al solito, è su La Stampa che leggo le analisi 'meno ideologiche' e 'a senso unico'.
Non sappiamo ancora se e quando lo strumento che, in senso spregiativo, è stato subito battezzato come 'ronde', sortirà effetti: ma le analisi negative, apriori, di singole risposte a fenomeni complessi (che richiedono, dunque, strumenti altrettanto complessi per essere affrontate: culturali, infrastrutturali, di attivismo civico) mi insospettiscono, invitandomi a guardare con attenzione ancora maggiore "alle ragioni degli altri", facendomele studiare meglio e non liquidarle, frettolosamente, come 'fasciste', 'squadriste' o che so io.. Al solito, il dibattito italiano si incancrenisce sulle premesse e ne impedisce anche gli sviluppi più positivi. Sarà volgare, ma temo che sia, tra l'altro, uno dei grandi problemi che ha sul groppone questa sinistra.

Tra le poche cose di cui sono certe c'è l'assoluta inutilità di quelle posizioni così identiche a se stesse, sempre sospettose rispetto a strumenti che non sono né di destra né di sinistra e che andrebbero considerati solo rispetto alla risposta che offrono a un problema.

C'è un 'pericolo nimby' anche sulle questioni sociali e politiche?

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