La grande bellezza

"La grande bellezza" mi ha messo addosso una grande fatica: la fatica di accettare la verità - "Roma mi ha deluso" - e quella di disinnescare il bluff delle parole, dei copioni scritti come a teatro, e recitati tutti i giorni.

La fatica di guardare negli occhi la noia che ci affligge nei rapporti e ogni volta che non abbiamo più occhi per la bellezza che ci circonda.



La fatica di dire "il futuro è bello" nonostante la fine. Che poi è la stessa fatica che ci ricorda quell'altrove dove affondano le nostre radici, e dove non riusciamo più tornare quanto vorremmo. 
La fatica, infine, di essere fondamentalmente soli, in attesa di qualcuno, "un amico" che "ogni tanto si senta in dovere di farci sentire come quando eravamo bambini".
Con questo peso, che non è solo un dolore, ma anche un pensiero intenso e vivo, vado a dormire, stanotte.

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